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Boghe ''a scabecciu'' La boga appartiene a quella categoria di pesci cosiddetti "poveri", le sue carni sono discrete, ma poco apprezzate perché spesso risentono del sapore dell’alga: il loro gusto dipende fortemente dal tipo di alimentazione ed hanno odore non sempre gradevole. Una volta presa, la boga va subito eviscerata e consumata entro poche ore dalla cattura in quanto la carne è fragile e deperibile.
E' un pesce usato in cucina in diverse zone del Mediterraneo. La ricetta proposta è ''a scabecciu'', una preparazione tipica della tradizione sarda; il verbo “scabecciai” significa “mettere sotto aceto” e deriva dallo spagnolo escabeche, un termine con il quale si indica la conservazione di svariati cibi sotto aceto. Questa ricetta permette una lunga conservazione del pesce per diversi giorni. |
Ingredienti
Difficoltà: media
Tempo di realizzazione: 1 ora + la marinatura
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
8 boghe da circa 1 etto e mezzo l'una
1 cipolla
2 scalogni
4 spicchi di aglio
qualche foglia di alloro
qualche foglia di salvia
una manciata di farina di frumento
1 bicchiere di vino bianco secco
aceto di vino bianco q.b.
olio di oliva q.b.
sale q.b.
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Pulite, squamate ed eviscerate le boghe. Infarinatele e friggetele in olio bollente, salatele e lasciatele raffreddare.
Nella stessa padella rosolate in olio la cipolla, gli scalogni tritati finemente e l'aglio intero, aggiungete qualche foglia di salvia e di alloro.
Quando la cipolla e gli scalogni saranno dorati, versate il vino bianco e una quantità di aceto sufficiente a ricoprire in un momento successivo i pesci.
Mescolate e fate bollire per qualche minuto.
Disponete le boghe fritte in una pirofila e versateci sopra l'aceto caldo e il soffritto. Se necessario, aggiungete altro aceto, in modo che i pesci siano completamente coperti. Lasciate riposare un giorno intero.
Se i pesci resteranno ben coperti dall'aceto, la preparazione si conserverà per diversi giorni. |
Ricette a cura di Monica B. |
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