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Pescare al Mare l'Alalunga

L'Alalunga è parente prossimo del tonno; a differenziarli è solo la dimensione inferiore e la lunghezza delle pinne pettorali, che si prolungano fino alla pinna anale. L'alalunga ha il corpo dalla forma a fuso con un sottile peduncolo codale, è di colore blu scuro sul dorso mentre sul ventre è chiaro con una striscia iridescente sui fianchi. Il sistema circolatorio di questo pesce è sviluppatissimo e ha una temperatura corporea molto alta. L'alalunga ha denti molto corti e a forma di cono. Possiede due pinne dorsali: la prima ha quattordici raggi spinosi la seconda quattordici o quindici raggi molli. La pinna codale è a forma di falce. Le squame che lo ricoprono sono più grandi davanti e di tipo cicloide. L'alalunga può raggiungere dimensioni notevoli: sopra il metro, per dieci chilogrammi di peso; nel Mar Mediterraneo generalmente si aggira attorno agli otto chilogrammi, nell'Atlantico può arrivare a trenta chilogrammi.

Alalunga dove vive, dove pescarla

L'alalunga è diffusa nelle acque calde di tutti gli oceani; sulle coste europee si incontra raramente più a Nord del Golfo di Guascogna. Nei mari italiani è comune: la si può trovare in tutto il Mediterraneo ma i suoi habitat preferiti sono le acque calde della Sicilia e della Calabria Ionica; la sua presenza è particolarmente massiccia anche attorno alle isole Eolie. È rara nel mar Adriatico. L'alalunga si trattiene quasi sempre in alto mare ed è rara sottocosta.Ama le acque profonde e si avvicina alla costa solo per la riproduzione, in estate ed autunno. Effettua migrazioni verso Nord nella stagione calda, durante la quale si trattiene leggermente meno al largo. L'alalunga è un pesce gregario che vive solitamente in foltissimi gruppi, e può raggiungere i 9 anni di vita. Si nutre di crostacei e piccoli pesci come sardine, acciughe, alacce e pesci volanti. Si nutre anche di cefalopodi.

alalunga

Come pescare le Alalunghe - tecnica di pesca

L'alalunga è un pesce reperibile tutto l'anno, ma nei mesi tra luglio e settembre è di dimensione maggiore. L'esemplare, per poter essere pescato, deve misurare almeno 40 centimetri. L'alalunga si cattura con le reti a circuizione, chiamate proprio "alalongare", e con apposite reti da posta per la cattura di scombridi (palamitare), o si cattura all'amo con la tecnica della traina. Questa specie viene attratta spruzzando acqua a pioggia dietro la poppa della barca. Le esche andranno filate all'incirca a 30-35 mt dallo specchio di poppa, con una velocità di traina abbastanza cospicua di circa 7-8 nodi. Di norma, le alalunghe sono attirate dal turbinio delle eliche, ed attaccano voracemente le esche alla loro portata; abboccando con forza, restano allamate in modo molto netto. Tendono poi a fuggire in senso opposto alla direzione dell'imbarcazione. Il recupero è sempre molto arduo e delicato, essendo l'alalunga una preda piuttosto combattiva. Si consigliano canne sulle 20-30 libbre, e mulinelli di misura 3/0-4/0.

Tipi di esca per l'Alalunga

Le esche utilizzate per la pesca all'alalunga sono le piume giapponesi di svariati colori e gli octopus yamashita di colore rosso, bianco, blu o giallo.

 

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